Manifesto per l’uguaglianza

Non sono momenti facili quelli che stiamo vivendo oggi per chi, come noi, sogna un mondo e una società “dove ci sia più rispetto per i diritti umani, più pace che guerre, più uguaglianza e solidarietà, più libertà che barbarie”.
Siamo tra coloro che pensano che la causa principale del rancore, dell’invidia sociale, del diffuso cattivismo, dell’egoismo, sia frutto della storia di milioni di persone fatta di declassamento, dequalificazione, erosione del reddito, precarizzazione del lavoro, incertezza che si fa paura e, nella solitudine degli individui, psicosi individuale e collettiva. In definitiva una esplosione senza precedenti delle disuguaglianze ci sembra la ragione più plausibile della situazione attuale che mette in pericolo anche il futuro della democrazia e della pace.
Eppure non possiamo arrenderci davanti alla dittatura dell’esistente.
Una narrazione diversa da quella che oggi ci sembra prevalere è possibile perché esiste anche un’altra realtà che dobbiamo fare in modo che prenda coraggio, consistenza e voce. Dobbiamo tornare a parlare del principio di uguaglianza, peraltro formulato in tutte le costituzioni e le carte internazionali dei diritti.
Questo l’argomento dell’incontro di lunedì 18 febbraio alle ore 21 presso l’aula magna del liceo “Verri” di Lodi  con  Luigi Ferrajoli, uno dei più autorevoli filosofi del diritto a livello internazionale, intitolato “Manifesto per l’uguaglianza”.
Un progetto per l’uguaglianza come base di una rifondazione della politica e della nostra “stanca” democrazia, sia dall’alto, come programma riformatore in attuazione delle promesse costituzionali, che dal basso, come motore della mobilitazione e della partecipazione politica dei cittadini.