«Maestro dove abiti?». Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con Lui quel giorno (Gv. 2, 38-39)
In prossimità del nostro viaggio in Terra Santa, svoltosi dal 15-23 agosto 2018, la risposta del Maestro agli apostoli è risuonata come l’invito personale di Gesù a conoscere la sua terra. Un ritorno alle origini della nostra fede, perché, come ha ricordato Don Cesare nell’omelia al Deserto di Giuda, non c’è futuro senza radici. Un itinerario non solo geografico dunque, ma anche spirituale, un viaggio alle radici della fede e della storia, oltre che un po’ anche alle radici di noi stessi.
Accompagnati da don Pierluigi Ferrari – straordinaria, appassionata ed instancabile guida spirituale e culturale – siamo partiti in trenta persone: un gruppo molto variegato per età e per esperienze personali, che però si è immediatamente e spontaneamente aperto alla fraternità, favorita dal ritrovarsi attorno alla tavola, dove abbiamo scoperto e gustato le delizie e i profumi della cucina locale.
Nel nostro tempo trascorso in Terrasanta, ci ha sorpresi, sin da subito, la luce abbagliante del giorno e il suo riverbero su quanto illumina, donando sacralità ai luoghi ed esaltandone la bellezza.
Tanti i siti visitati, tante le emozioni che venivano dal riconoscere, in ognuno di questi, il passaggio di Gesù nella sua vita terrena: Betlemme, luogo della nascita; Nazareth, luogo della vita nascosta; il cammino dalla Galilea a Gerusalemme, passando per la Samaria, dove egli ha annunciato il Regno, ha compiuto segni, è morto ed è risorto. E ancora Megiddo, Cafarnao, il lago di Tiberiade, Qumran, Cesarea, il Mar Morto, Gerico.
La celebrazione della messa nei luoghi più significativi della vita di Gesù, il rinnovo delle promesse battesimali al fiume Giordano e la Via Crucis tra le strade affollate di Gerusalemme, sono stati contraddistinti da un’intensa partecipazione e da una commozione che ha avuto il suo apice nella messa alle prime luci dell’alba al Santo Sepolcro, concelebrata da don Pierluigi, don Cesare e don Simone.
Prezioso l’incontro con Padre Alliata, Direttore del Museo dello Studium Biblicum Franciscanum, che ci ha accompagnati per una giornata intera tra gli scavi della Gerusalemme antica, rivelando, oltre alla sua nota competenza, una passione contagiosa per le antiche pietre della città e per la storia che esse custodiscono.
La presenza discreta della nostra guida, Salim, arabo-cristiano, ci ha consentito di conoscere, dalla sua prospettiva, mentre transitavamo in Cisgiordania, la delicata situazione socio-politica di quella terra e i fragili equilibri tra le popolazioni che la abitano.
Se l’incontro con Gesù Risorto può avvenire in qualunque luogo ci si trovi, essere stati nella Sua Terra – uniti nel suo nome, in ascolto della Parola, nutriti dal Pane di Vita spezzato insieme – ci ha regalato un incontro speciale, nel volto dei fratelli, illuminati dalla luce sfolgorante di Gerusalemme.
(Bianca Bosia e Victoria Tarenzi)
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
- La basilica del Santo Sepolcro.
- Betlemme, la basilica della Natività.
- Don Pierluigi spiega sulla cima del Monte Tabor.
- Nazareth, la Casa di Giuseppe.
- Resti dello stadio romano di Cesarea Marittima.
- Cafarnao, tra la sinagoga e la casa di Pietro.
- Il lago di Tiberiade visto dal luogo del “Primato di Pietro”.
- Le grotte di Qumran.
- Il deserto di Giuda.
- Le mura del Tempio di Gerusalemme.
- Padre Eugenio Alliata spiega i diversi livelli di costruzione del Tempio di Gerusalemme.
- Altare cananeo all’interno della fortezza di Meghiddo